"Arte" non è più creare dal nulla qualcosa o un processo lineare che inquadri un inizio, uno sviluppo ed una fine come evidenza indiscutibile ma diviene un'interconnessione di elementi già esistenti in scenari multipli con multiple vaziarioni ed interpretazioni, per l'appunto una postproduzione.
La città diviene un laboratorio a cielo aperto, un porto verso cui si infrangono onde spumose di continenti, dialetti e tradizioni differenti. Cos'è dunque "arte"?
Personalmente ritengo che "arte" sia "genio", il momento in cui la rappresentazione comunemente condivisa della realtà viene filtrata e diviene amo nel mare delle idee e delle incaute certezze per pescare nuove sensazioni, nuove libertà, nuove opportunità.
Eccovi di seguito alcuni lavori.
Ericailcane ha iniziato a collaborare con Blu a partire dal 2003 e questo sodalizio ha partorito una serie di opere di spiccato interesse (ad esempio uomini ed animali secondo una certa ciclicità cosmica ed un equilibrio compenetrante). Anch'egli apprezzato all'estero, è stato adottato da Pictures On the Walls appartenente alla galleria londinese Lazarides mecenate di artisti d'alto calibro quali, per fare solo due nomi, Banksy e Stanley Donwood.
La loro è un'arte che tende a dare forma e peso a processi invisibili e dimenticati a causa di una globalizzazione sempre più invadente che trasforma il nostro vivere quotidiano in elemento di consumo. E' un riscatto, la voglia del mondo come esperienza da vivere e non subire.
E questo impulso intesse relazioni nuove, trasforma le intenzioni in "fare", motiva a guardare oltre il recinto invisibile.
La vita diventa una tela, la vetrina di un negozio, un muro bianco, la strada, un vagone abbandonato, su cui dipingere umori, dissapori, gioie istantanee.
Ecco perchè parlo di postproduzione...perchè possiamo continuamente reinventare noi stessi partendo da ciò che già esiste e che ci circonda, rielaborarlo, non cercando ulteriori o introvabili espedienti