Niente di più vero! Nel 2012 mangiare, infatti, non è più semplicemente un bisogno ma un Lifestyle , una scelta consapevole e critica di ciò che acquistiamo, gustiamo e reinventiamo (... "dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei!"). Si sta diffondendo una nuova simbologia o fenomenologia del cibo: è cultura, solidarietà, riscoperta, evocazione, momento rassicurante, associativo o evasivo. Mangiare con stile e qualità non è più privilegio di pochi, non è necessario percorrere chilometri verso mete poco mondane e poco globalizzate per sperare in un pranzo sano e gratificante. E' possibile, infatti, anche in una grande città dai ritmi serrati, crearsi una propria bolla gravitazionale, immergersi nel piacere di una lettura mentre si gusta la specialità del giorno (accuratamente consigliata dallo chef) con ingredienti di altissima qualità o mentre si sorseggia un buon calice di vino piuttosto che una fresca birra artigianale.
Attraverso le nostre scelte ed i nostri acquisti consapevoli si chiude il cerchio di un'economia più sociale ed equosolidale, meno totalizzante, che premia aziende locali o piccoli agricoltori o allevatori che hanno un fine ultimo: valorizzare territorialità nel rispetto dell'ambiente e dell'uomo.
Che sia un pranzo di lavoro o che si tratti di una cena romantica o semplicemente il break di uno studente universitario, i locali dove mi sono personalmente recata hanno soddifatto le mie aspettative. Entrarvi è immergersi in una realtà più familiare, domestica, genuina e rilassante; scegliere da uno scaffale il prodotto che si intende mangiare o bere è come aprire la credenza di casa con le conserve della nonna, in un tripudio di colori e sapori che rievocano giornate spensierate dell'infanzia, ore investite nell'osservazione di preparati culinari a carpirne improbabili segreti.
Ecco di seguito una serie di fotografie da me scattate (...non giro mai fortunatamente senza la mia macchinetta fotografica...quindi si rassegni il mondo...hihihihi) per rendere onore a quanto precedentemente scritto (è opportuno precisare che non vi è alcun fine commerciale nelle immagini riprodotte). Non mi resta, a questo punto, che augurarvi Buon Appetito!