Informazioni personali

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Mi presento. Sono nata in un freddo e grigio pomeriggio invernale dell'anno 1977. La mia prima apparizione sul palcoscenico "mondo" fu un po' rocambolesca e quasi "felliniana". Ho coltivato fin da piccola la passione e l'entusiasmo per le cose uniche, originali, a volte bizzarre ma tremendamente vere quanto insolite, che hanno reso e rendono la mia vita una pellicola cinematografica rara e meravigliosa. Laureata in Sociologia della Comunicazione, ho molti interessi che nutro con cura: la musica, il teatro, il cinema, la radio, la fotografia, la moda, i viaggi. Sento di appartenere a questo universo in continua espansione e so che anche lui mi appartiene, in maniera discreta, nei piccoli grandi gesti, in un abbraccio, in una foglia ingiallita, in un sorriso, quando mi regala momenti indimenticabili. Mi piace scrutare il mondo, sbucciarlo come si fa con un frutto, assaporarne la polpa. Credo che non vi sia spettacolo più bello della scoperta e della condivisione della felicità. Questo blog è una telecamera sulla mia e vostra vita, una sceneggiatura in cui tendenze, passioni, gusti, giochi e bisogni si intrecciano... ed allora non mi resta che augurarvi "Buona Lettura"

martedì 13 marzo 2012

Vedo, scelgo e...Gusto!

Il famoso scrittore e drammaturgo irlandese George Bernard Shaw sosteneva che non esistesse amore più sincero di quello per il cibo.
Niente di più vero! Nel 2012 mangiare, infatti, non è più semplicemente un bisogno ma un Lifestyle , una scelta consapevole e critica di ciò che acquistiamo, gustiamo e reinventiamo (... "dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei!"). Si sta diffondendo una nuova simbologia o fenomenologia del cibo: è cultura, solidarietà, riscoperta, evocazione, momento rassicurante, associativo o evasivo. Mangiare con stile e qualità non è più privilegio di pochi, non è necessario percorrere chilometri verso mete poco mondane e poco globalizzate per sperare in un pranzo sano e gratificante. E' possibile, infatti, anche in una grande città dai ritmi serrati, crearsi una propria bolla gravitazionale, immergersi nel piacere di una lettura mentre si gusta la specialità del giorno (accuratamente consigliata dallo chef) con ingredienti di altissima qualità o mentre si sorseggia un buon calice di vino piuttosto che una fresca birra artigianale.

Ma non è tutto: si vede, si sceglie, si compra, la cosiddetta Bistronomia pret-a-porter, cioè l'incrocio tra bistrot, ambiente informale e caldo dove intessere anche nuove relazioni sociali, e gastronomia intesa come ottimo ristorante dove assaporare pietanze originali e succulente, menu diversi per ogni giorno della settimana; e pret-a-porter per la presenza di  un'area shop dedicata alla vendita di prodotti alimentari o, in taluni casi, di generi di consumo non prettamente food, selezionati secondo carattestiche di qualità di produzione, qualità sensoriale, attenzione etica e territorialità.
 Attraverso le nostre scelte ed i nostri acquisti consapevoli  si chiude il cerchio di un'economia più sociale ed equosolidale, meno totalizzante, che premia aziende locali o piccoli agricoltori o allevatori che hanno un fine ultimo: valorizzare territorialità nel rispetto dell'ambiente e dell'uomo.
Che sia un pranzo di lavoro o che si tratti di una cena romantica o semplicemente il break di uno studente universitario, i locali dove mi sono personalmente recata hanno soddifatto le mie aspettative. Entrarvi è immergersi in una realtà più familiare, domestica, genuina e rilassante; scegliere da uno scaffale il prodotto che si intende mangiare o bere è come aprire la credenza di casa con le conserve della nonna, in un tripudio di colori e sapori che rievocano giornate spensierate dell'infanzia, ore investite nell'osservazione di preparati culinari a carpirne improbabili segreti.

Promuovono il cibo, perchè il benessere psicofisico passa soprattutto dalla tavola, ma sono anche "stimolatori e catalizzatori sociali" attraverso l'organizzazione di iniziative di pregnanza culturale, come  la presentazione di un libro o vere e proprie rassegne (viaggiare e scoprire sapori attraverso narrazioni, assaggi, suoni, profumi...) sensibilizzando anche su temi attuali e delicati, come ad esempio il contributo che possiamo apportare ad una cooperativa sociale, dedita alla coltivazione di terre sequestrate ad organizzazioni malavitose, con il semplice ma assennato acquisto di un alimento d'uso quotidiano ad un prezzo contenuto.
Ecco di seguito una serie di fotografie da me scattate (...non giro mai fortunatamente senza la mia macchinetta fotografica...quindi si rassegni il mondo...hihihihi) per rendere onore a quanto precedentemente scritto (è opportuno precisare che non vi è alcun fine commerciale nelle immagini riprodotte). Non mi resta, a questo punto, che augurarvi Buon Appetito!